Quando installare un addolcitore a monte della caldaia

Trattare opportunamente l’acqua di alimento di caldaie e boiler è di fondamentale importanza per mantenere l‘impianto di riscaldamento efficiente e prevenire guasti e malfunzionamenti dovuti al deposito di incrostazioni di calcare.

A livello europeo da tempo è stata posta una forte attenzione alle tematiche di efficientamento energetico e razionalizzazione dei consumi in ambito domestico e residenziale.

In particolare è importante notare che oltre il 40% del consumo finale di energia all’interno Comunità Europea è rappresentato dai consumi nel settore residenziale e terziario.

Per questo la Comunità ha tracciato il percorso da seguire per migliorare il rendimento energetico degli edifici  compresi gli impianti di riscaldamento e condizionamento.

Le indicazioni della Comunità Europea sono state quindi recepite a livello nazionale e attuate con norme specifiche.

Nel caso di edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione di edifici esistenti e nel caso di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici è prescritto un opportuno trattamento dell’acqua di alimento degli impianti.

Gli interventi da porre in atto dipendono essenzialmente dalla tipologia e potenza dell’impianto installato e dalla durezza dell’acqua da trattare.

Caldaie per produzione di acqua calda (ACS)  con potenza inferiore a 100 kW e durezza acqua inferiore a 25 °f

In questo caso è sufficiente prevedere un sistema di condizionamento chimico con dosaggio di prodotti idonei a prevenire incrostazioni di calcare. Questo vale anche sia nel caso la caldaia sia utilizzata  esclusivamente per la produzione di acqua calda che anche per il riscaldamento.

Caldaie per produzione di acqua calda (ACS) con o senza riscaldamento, potenza inferiore a 100 kW e durezza acqua superiore a 25 °f

La norma prescrive l’installazione di un sistema idoneo di addolcimento.

Questo vale anche sia nel caso la caldaia sia utilizzata  esclusivamente per la produzione di acqua calda che anche per il riscaldamento.

L’addolcimento a scambio ionico, in ambito domestico e residenziale, è tra le tecnologie che offrono il migliore rapporto di costo e risultato.

Caldaie per produzione di acqua calda (ACS) con o senza riscaldamento, potenza superiore a 100 kW e durezza acqua superiore a 15 °f

In questo caso è obbligatoria l’installazione di un addolcitore d’acqua opportunamente dimensionato per portare l’acqua di aliemento a caratteristiche compatibili con i limiti di legge.

Impianti per solo riscaldamento  (senza produzione di acqua calda ACS)

In caso di una potenza della caldaia inferiore a 100 kW è obbligatorio installare un sistema di condizionamento chimico od un addolcitore quando la durezza è superiore a 35 °f. Nel caso di una potenza superiore a 100 kW il limite di durezza oltre il quale è obbligatoria l’installazione di un addolcitore scende a 15°f .

 

Norme di riferimento

Per maggiori dettagli riportiamo sotto le principali norme di riferimento

  • Direttiva 2002/91/CE
  • DL 19 agosto 2005 n.192
  • D.P.R. 59/2009
  • UNI 8065

Nota: le informazioni sopra riportate sono fornite a titolo puramente indicativo. Vi invitiamo a verificare quanto sopra esposto rispetto alle norme sopra citate ed altre eventuali norme qui non richiamate. SACCO’ WT SRL non si assume alcuna responsabilità per errori derivanti dall’uso delle informazioni sopra riportate.

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